Ha vinto ancora lui: Joseph Blatter è stato rieletto nuovamente alla presidenza della FIFA. Sarà ancora lui il capo del calcio per i prossimi 4 anni, nonostante gli scandali dei giorni scorsi che hanno portato all’arresto di 7 alti dirigenti della FIFA, accusati di aver intascato mazzette per pilotare l’assegnazione dei Mondiali del 2010 ed anche di aver sottratto ingenti somme di denaro all’organizzazione stessa. Nonostante i sospetti ancora fortissimi sull’assegnazione dei mondiali 2018 alla Russia e 2022 al Qatar, Blatter neanche per un secondo ha pensato a dimettersi o a rinunciare alla sua candidatura.
A nulla è servita la sfiducia annunciata pubblicamente da Michel Platini, che ha invitato le federazioni europee ad appoggiare il giordano Alì Bin Al-Hussein. Nella prima votazione, nella quale era richiesta una maggioranza dei 2/3, Blatter ha ottenuto 133 voti contro i 73 del suo sfidante, solo 6 in meno di quelli necessari. Essendo nella seconda votazione sufficiente solo la maggioranza semplice, Al-Hussein ha preferito ritirarsi riconoscendo il successo del suo avversario.
“Avrei potuto ricevere più voti ma andiamo avanti. Ringrazio tutti per avermi dato la possibilità di guidare ancora il calcio per i prossimi 4 anni“. Con queste parole Blatter ha iniziato il discorso per celebrare la sua rielezione a Presidente, nel quale ha anche ribadito la sua estraneità alle vicende corruttive delle quali si sono macchiati i dirigenti arrestati, sostenendo di voler essere lui a guidare la FIFA verso il cambiamento:
“La Fifa non è più un club, è una ditta. Voi, le federazioni nazionali, siete gli azionisti ed i proprietari di questa ditta. Aggiustiamo i danni insieme e cominciamo subito”.
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